Introduzione


L'articolo approfondisce le diverse componenti della valutazione delle abilità linguistiche in età evolutiva prendendo in esame il processo, il ruolo del riabilitatore e degli specialisti esterni, la valutazione per fasce d'età e per macroaree funzionali, gli strumenti di indagine.



1. La valutazione delle abilità linguistiche in età evolutiva. Focus sul processo



La valutazione rappresenta il momento in cui, in modo più strutturato, l’operatore andrà a esaminare le singole competenze del bambino nei diversi ambiti. 


La valutazione costituisce un momento fondamentale dell’azione riabilitativa: consente, infatti, non solo di individuare che cosa riabilitare, ma anche gli obiettivi di breve, medio e lungo termine. Inoltre, e non è cosa meno importante, permette di verificare i risultati raggiunti, le modificazioni prodotte, i successi e gli insuccessi del trattamento. 


La valutazione, così, non è solo il momento iniziale e finale della terapia, ma ne è parte integrante. Questo processo dovrebbe avvalersi di diversi professionisti della salute con un approccio multidisciplinare, prassi clinica auspicabile in qualsiasi disturbo dello sviluppo.



2. La valutazione delle abilità linguistiche in età evolutiva. Riabilitatore, operatori esterni e strumenti



Il riabilitatore, inteso come colui che prende in carico il bambino, dovrà periodicamente monitorare l’evoluzione dell’intervento attraverso strumenti che forniscano “misure di esito” oggettive, per modificare, adattare, “aggiustare” di conseguenza la sua proposta. troppo spesso i trattamenti (specie se ispirati a qualche “metodo” codificato) proseguono rigidamente nel tempo, senza verifiche critiche dei risultati, siano essi positivi o negativi. 


Il riabilitatore, quindi, deve essere in grado di effettuare direttamente la valutazione funzionale sul bambino che prende in carico. Le valutazioni di follow-up, invece, dovrebbero essere preferibilmente eseguite da un operatore esterno al setting riabilitativo, sia per garantire una maggiore obiettività sia per favorire uno scambio di opinioni su obiettivi e strategie di intervento. 


È sempre più pressante la richiesta di strumenti di osservazione e valutazione che, costruiti sulla base di modelli teorici condivisi, permettano di identificare il più precocemente possibile profili di sviluppo relativamente alle varie aree, cognitive, linguistiche, motorie e così via. 


Per lo screening occorrono strumenti di indagine che siano semplici e di facile somministrazione, mentre per la diagnosi servono strumenti raffinati, dominio ed età specifici.



3. La valutazione delle abilità linguistiche in età evolutiva. Valutazione per fasce d'età



Il problema della fascia d’età e della metodologia di osservazione e di valutazione non è infatti irrilevante. 


Prima di tutto si deve valutare quale sia la distanza dai valori di riferimento normativi per stabilire in quali aree il bambino dimostri un ritardo significativo nello sviluppo rispetto all'età (confronto normativo). 


Inoltre, sarà importante determinare il grado di compromissione delle singole aree di sviluppo in relazione al livello cognitivo generale, per evidenziare deficit specifici e confrontare le prestazioni tra modalità diverse (linguaggio recettivo versus espressivo) e nell'ambito della medesima modalità (comprensione lessicale versus morfosintattica) di macroaree funzionali.



4. La valutazione delle abilità linguistiche in età evolutiva. Valutazione per macroaree funzionali



Per il linguaggio, ad esempio, è indispensabile osservare le competenze del bambino negli aspetti relativi al contenuto (semantica e lessico), ai livelli formali (fonetica, fonologia, morfologia, sintassi), al contesto (pragmatica), all'uso (varietà di funzioni presenti nell'interazione), ovvero osservare cosa fa il bambino quando usa il linguaggio e come lo usa, come riesce a far passare un messaggio, quali contenuti riesce a esprimere, quali regole della lingua possiede o non possiede. 


Infine è indispensabile tener conto non solo delle capacità e delle competenze del bambino, e dei suoi limiti funzionali, ma anche delle strategie che egli ha messo in atto per compensare le sue difficoltà. 


È importante ancora una volta ricordare che la valutazione (qualitativa e quantitativa) deve essere di tipo dinamico e deve essere ripetuta nel tempo per verificare i risultati ottenuti e fornire obiettivi commisurati alle difficoltà del singolo bambino. 


La prognosi e la scelta di proseguire o interrompere il trattamento sono legate al cambiamento prodotto dall'intervento riabilitativo e quindi dal potenziale di modificabilità del quadro clinico. 


Vista poi la grande variabilità presente all'interno dello sviluppo delle competenze, cognitive in generale e linguistiche in particolare, ne consegue che la valutazione deve essere eseguita utilizzando strumenti lingua-specifici, il cui uso richiede un’elevata professionalità da parte degli operatori vista la grande variabilità dei quadri clinici e delle risposte che possono fornire i bambini durante l’esecuzione delle prove.



5. La valutazione delle abilità linguistiche in età evolutiva. Gli strumenti di valutazione



Naturalmente gli strumenti di valutazione devono essere affidabili, ovvero capaci di garantire risultati costanti nel corso di misurazioni ripetute; questa caratteristica dipende non solo dalla validità di costrutto dello strumento stesso ma anche dalla competenza dell’operatore nel rispettare le modalità standard di somministrazione. 


Un buon test deve essere il più sensibile e specifico possibile. 


Per sensibilità si intende la probabilità che un individuo con disturbi risulti positivo al test, quindi una sensibilità del 100% si ottiene quando un test individua tutti i soggetti con disturbi all'interno di una determinata popolazione. 


Per specificità, invece, si intende la capacità di un test di identificare come negativi i soggetti sani rispetto all'intera popolazione dei soggetti con problemi. 


 La sensibilità è importante quando l’obiettivo è quello di non farsi sfuggire i casi di disturbo, come nel caso di patologie gravi rapidamente evolutive, in cui un intervento tempestivo può essere cruciale. 


La specificità è altresì importante specialmente quando è necessario essere sicuri della diagnosi fatta, come nel caso di una diagnosi che indichi un intervento di chirurgia demolitiva.




Andrea Marini, Luigi Marotta Sara Bulgheroni e Franco Fabbro, BVL_4-12 Batteria per la Valutazione del Linguaggio  in bambini dai 4 ai 12 anni Manuale, 2015, Giunti Psychometrics S.r.l. – Firenze, Prima ristampa 2020



Per approfondimenti:


Cover - Lo strumento per la valutazione precoce della comprensione verbale nella prima infanzia



Leiter-3 (Leiter International Performance Scale – Third Edition) - Il test non verbale per la misura del QI e dell’abilità cognitiva



Nepsy-II - La batteria più nota a livello internazionale per valutare lo sviluppo neuropsicologico in età evolutiva



ASRS - Per la valutazione dei disturbi dello spettro autistico