Nella corsa verso il successo e il raggiungimento degli obiettivi personali e aziendali, spesso ci dimentichiamo di una forza potentissima che può trasformare radicalmente il nostro ambiente lavorativo: la gentilezza. In un contesto in cui la competitività e le sfide quotidiane possono facilmente farci perdere di vista la nostra umanità, la gentilezza emerge come un potente catalizzatore di connessioni umane, collaborazione e benessere generale. Inoltre, può contribuire a creare una cultura aziendale più empatica, collaborativa e gratificante

La gentilezza non è solo un'opzione, ma un aspetto da mettere al centro di ogni processo e azione aziendale che non solo eleva il morale e il benessere dei dipendenti, ma migliora anche la produttività, la soddisfazione dei clienti e il successo complessivo dell'azienda. In questo articolo, esploreremo cosa si intende realmente per gentilezza, la sua importanza nei luoghi di lavoro e come essa possa contribuire al benessere individuale e collettivo.

LA GENTILEZZA

La parola “gentilezza” richiama il senso del garbato, del dolce, dell’amabile. Ma la gentilezza va ben oltre il significato comune di buona educazione. È un valore sociale di fondamentale importanza, che crea senso di appartenenza, è un processo inclusivo i cui elementi caratteristici sono empatia, cortesia, amorevolezza e spirito di servizio ed è capace di esprimere un senso di appartenenza fondato su mutuo riconoscimento, rispetto e cura benevola.
È un tratto profondo dell’essere umano, utile all’evoluzione perché favorisce la creazione di legami sociali e spinge alla collaborazione. Dai piccoli gesti alle grandi iniziative di solidarietà, la gentilezza è il modo migliore che abbiamo per entrare in relazione con gli altri, per comunicare, per risolvere problemi e realizzare obiettivi.

I VANTAGGI DELLA GENTILEZZA

Promuovere la gentilezza all’interno dell’ambiente di lavoro comporta benefici sia a livello complessivo per l’azienda sia a livello individuale per le singole persone. Una cultura lavorativa fondata sulla messa in pratica di atteggiamenti gentili costituisce un eccellente impulso per incrementare il benessere dei singoli individui. Benessere che inevitabilmente incide positivamente anche sulla qualità delle performance lavorative.

Lavorare in contesti “gentili” risulta importante per prevenire possibili situazioni di stress o burnout, evitare insoddisfazione ed eccessivo turnover. Questo è quanto rivelato dalla ricerca di Harvard Business Review, che ha mostrato come negli ambienti in cui si pratica la gentilezza lo stress lavorativo si riduce del 74% mentre i giorni di malattia diminuiscono in media del 13%. Inoltre, chi lavora in ambienti dominati da una cultura improntata alla gentilezza ha fatto registrare un aumento dell’impegno lavorativo pari al 76% e un incremento del livello di soddisfazione del 29%.
Il maggior benessere che deriva dalla diffusione di una cultura lavorativa gentile si riversa in maniera importante anche sulla salute delle persone diminuendo, ad esempio, i rischi di infarto al miocardio di circa il 2,5%.

LA LEADERSHIP GENTILE

Praticare la gentilezza sul luogo di lavoro risulta essere un ottimo metodo per aumentare la produttività e l’efficienza dell’azienda attraverso un miglioramento del benessere del personale lavorativo.
La promozione di queste pratiche, come di altri valori aziendali, deve innanzitutto partire dai vertici delle organizzazioni, ossia dalla leadership.
Essere leader gentili significa mettere in pratica una serie di comportamenti che producano non solo benessere per il personale lavorativo ma anche benefici per l’azienda stessa. La gentilezza può infatti essere un potente mezzo per mantenere i migliori talenti
, aumentare il coinvolgimento delle persone e migliorare la produttività. Instaurare un clima di fiducia e stima reciproca in cui le persone si sentano valorizzate, aumenta la loro autostima, innescando una reazione a catena di emozioni positive che sfocia in un incremento delle performance lavorative e della produttività.