Introduzione



La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto emotivo e sociale senza precedenti sulla vita delle persone di tutto il mondo, in particolare tra bambini e adolescenti.


I risultati di diverse ricerche (Singh, S., et al., 2020; NHS, 2020) rivelano che bambini e adolescenti riferiscono di sentirsi incerti, timorosi e isolati durante questo periodo. 


Si è osservato, inoltre, un incremento nello sperimentare disturbi del sonno, mancanza di appetito, agitazione, disattenzione, sentimenti di tristezza e ansia, che possono sfociare in veri e propri disturbi internalizzanti, come la depressione. 


È importante, quindi, conoscere meglio qual è la sintomatologia della depressione in età evolutiva, in modo da saperla riconoscere in tempo e intervenire in modo adeguato.



1. La depressione in età evolutiva: quadro clinico



Il termine depressione si riferisce ad un gruppo di sintomi e comportamenti raggruppati in tre alterazioni che causano danno clinicamente significativo nel funzionamento personale e/o sociale dell’individuo (BHS, 2005, 2019):


  • cambiamenti della sfera emozionale: includono tristezza e/o irritabilità accompagnate da una perdita di piacere e di interesse per le attività quotidiane (anedonia). Come negli adulti, tale alterazione dell’umore è pervasiva, persistente nel tempo. Tipicamente bambini e adolescenti esperiscono un umore prevalentemente depresso al mattino;

  • cambiamenti della sfera del pensiero: i bambini e gli adolescenti si differenziano dagli adulti per la scarsa autostima. Inoltre, essi sperimentano una perdita di speranza nel futuro e considerano loro stessi come impotenti e incapaci di effettuare qualsiasi cambiamento per modificare la propria condizione. Possono lamentare una perdita di concentrazione, scarsa attenzione e una perdita della capacità decisionale. In casi gravi possono essere estremamente autocritici e auto colpevolizzarsi per ciò che stanno sperimentando. In alcuni casi può essere presente un’ideazione suicidaria;

  • cambiamenti della sfera comportamentale: includono bassa energia, apatia, stanchezza, scarsa motivazione, autolesionismo e ritiro sociale. Può essere presente anche un aumento o una diminuzione di appetito; i ritmi del sonno sono spesso interrotti, con conseguente insonnia durante la notte o ipersonnia durante il giorno. I livelli di attività sono in generale inferiori alla media, anche se ciò può essere nascosto dalla presenza di ansia e agitazione. Possono lamentare dolori come mal di testa, mal di stomaco, dolore agli arti e stanchezza. Altri comportamenti meno specifici che dovrebbero fungere da campanello di allarme includono promiscuità, improvvisi e inspiegabili livelli persistenti di irritabilità, aggressività e calo delle prestazioni scolastiche.


Non c'è una coerenza nel modo in cui bambini e adolescenti mostrano i sintomi sopracitati, poiché il quadro clinico varia secondo i livelli di gravità, di menomazione personale e della fase di sviluppo del soggetto.


I risultati epidemiologici hanno rilevato che un numero significativo di giovani di età compresa tra i 6 e i 18 anni mostra sintomi modesti, ma con evidente danno nella sfera psicosociale. 


Per tale motivo è utile tenere in considerazione le condizioni sottosoglia e considerare il quadro clinico in un’ottica evolutiva piuttosto che statica.


È noto, infine, che i sintomi depressivi raramente si presentano singolarmente, ma spesso in bambini e adolescenti sono presenti anche sintomi ansiosi e disturbi comportamentali come il disturbo della condotta, il disturbo d’ansia da separazione, il disturbo ossessivo-compulsivo e i disturbi alimentari.



2. Strumenti di valutazione della depressione in bambini e adolescenti



Studi epidemiologici hanno dimostrato che molti adolescenti e alcuni bambini che presentano sintomi depressivi rimangono inosservati. 


Per tale motivo, sono stati sviluppati strumenti che sono in grado di rilevare bambini e adolescenti clinicamente depressi in diverse comunità e contesti clinici. 


Il metodo più comune utilizzato per individuare il quadro sintomatologico della depressione sono gli strumenti di autosomministrazione. Tra questi, quelli maggiormente utilizzati sono:


  • Beck Depression Inventory-II (BDI-II): è uno strumento self-report che valuta la gravità della depressione in pazienti adulti e adolescenti di almeno 13 anni di età con diagnosi psichiatrica. Il test è stato sviluppato come indicatore della presenza e dell’intensità dei sintomi depressivi nelle ultime due settimane. Valuta i cambiamenti dell’umore depresso e fa una stima del rischio di suicidio del paziente;

  • Children’s Depression Inventory (CDI): è una scala di autovalutazione della depressione somministrabile a soggetti dagli 8 ai 17 anni di età. Valuta un'ampia varietà di sintomi quali i disturbi dell'umore, la capacità di provare piacere, le funzioni vegetative, la stima di sé e il comportamento sociale. Differenzia, in contesto clinico, tra pazienti depressi e non e definisce il livello di gravità della patologia.


3. Trattamento della depressione in età evolutiva



Vista la grande varietà di forme di depressione e i differenti quadri sintomatologici che si possono presentare in bambini e adolescenti non vi è un protocollo univoco per i disturbi depressivi in età evolutiva. È noto però che un programma di trattamento ha molteplici obiettivi:


  • alleviare la sintomatologia depressiva;

  • ridurre le condizioni di comorbidità;

  • promuovere il normale sviluppo sociale ed emotivo;

  • incrementare le prestazioni scolastiche;

  • alleviare il disagio familiare;

  • ridurre il rischio di ricaduta.


In letteratura, tra i trattamenti evidence-based sui disturbi depressivi in età evolutiva e le informazioni di cui il professionista deve tenere conto quando prende in carico bambini e adolescenti troviamo le seguenti (BHS, 2005, 2019):


  • psicoterapia: come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) in forma individuale e di gruppo, la psicoterapia interpersonale (IPT), la psicoterapia psicoanalitica/psicodinamica infantile, la psicoterapia familiare. Risultano utili anche le tecniche di rilassamento, auto-modellazione, consulenza, auto-aiuto guidato, arte-terapia;

  • terapia farmacologica: è risultato efficace l’uso di antidepressivi triciclici, SSRI, altri antidepressivi atipici e il litio. L’utilizzo di farmaci in età evolutiva è al centro di un intenso dibattito che resta ancora oggi una questione non completamente risolta;

  • tecniche di auto-aiuto: è importante che i professionisti siano sempre pronti a dare consigli e a offrire materiali utili ai pazienti e ai loro caregiver. Ciò può includere volantini educativi, gruppi di sostegno tra pari, sociali e familiari, terapie complementari;

  • sostegno familiare/educazione dei genitori: nel trattamento con bambini e adolescenti è importante che il professionista tenga in considerazione il contesto sociale, educativo e familiare del paziente, compresa la qualità dei rapporti interpersonali, sia tra il paziente e gli altri membri della famiglia sia con amici e coetanei. Nella valutazione si devono acquisire informazioni sul consumo di alcol e droghe, qualsiasi esperienza di bullismo o abusi, autolesionismo e ideazione suicidaria;

  • interventi sociali/ambientali: quando il bullismo è considerato un fattore predominante per l’insorgenza del disturbo depressivo è utile che il professionista collabori con la scuola per sviluppare efficaci strategie per prevenire il bullismo nel contesto scolastico e sociale del paziente.


4. Raccomandazioni durante la pandemia da Covid-19



I risultati di diverse ricerche (Singh, S., et al., 2020; NHS, 2020) hanno sottolineato che la pandemia da COVID-19 ha avuto un notevole impatto sulla salute mentale di bambini e adolescenti, con un aumento della paura, dei sintomi ansiosi e depressivi. 


Per tale motivo è di grandissima importanza pianificare strategie per migliorare la salute mentale di bambini e adolescenti durante la pandemia per prevenire l’insorgenza di tali disturbi. Di seguito un sommario delle strategie di prevenzione (Singh, S., et al., 2020) in una prospettiva sistemica:


  • genitori: dovrebbero impegnarsi in attività di gioco interattive; mantenere una routine costante; promuovere comportamenti salutari; attuare uno stile comunicativo sano e supportivo; essere modelli positivi; essere creativi;

  • insegnanti/Consulenti scolastici: educare alla prevenzione del Covid-19; promuovere la salute mentale; coordinarsi con i genitori; promuovere comportamenti salutari e prosociali; incentivare l’aiuto tra pari per gli studenti con maggiori difficoltà;

  • professionisti della salute mentale: fornire psicoeducazione mediante tele-consulenza; fornire tele-terapie, interventi incentrati sui genitori e interventi per il benessere mentale;

  • sistema sanitario: fornire strumenti di prevenzione, promozione e trattamento dei bisogni di salute mentale; sviluppare strategie flessibili che possano essere adattate alla scuola e in tutta la comunità, in stretta comunicazione con le autorità sanitarie locali.


Bibliografia

Singha, S., Royb, D., Sinhac, S., Parveenc, S., Sharmac, G., Joshic, G. (2020). Impact of COVID-19 and lockdown on mental health of children and adolescents: A narrative review with recommendations. Psychiatry Research, 293, 113429


NHS (2020). Mental Health of Children and Young People in England, 2020.Wave 1 follow up to the 2017 survey


British Psychological Society (2005, 2019). Depression in Children and Young People. Identification and management in primary, community and secondary care



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