Il caso clinico - BDA (Batteria Dislessia Adulti) 16-30
Introduzione
I casi clinici sono gli strumenti più adatti per comprendere a fondo le potenzialità, i contesti d'uso e le diverse applicazioni dei nostri test.
Ti presentiamo un caso clinico tratto da BDA 16-30, la nuova batteria di prove per la diagnosi di DSA in adolescenti e adulti, dai 16 ai 30 anni di età.
1. Il caso clinico - Il caso di Irene
Irene ha 19 anni di età e tredici anni di scolarità (diploma tecnico chimico). Frequenta un corso di formazione professionale per il commercio di prodotti alimentari e si sottopone alla valutazione per aggiornare una precedente diagnosi di DSA.
Dal colloquio con la madre si rileva che è nata da parto naturale senza complicazioni. Lo sviluppo motorio e linguistico è avvenuto regolarmente.
Ricorda che con l’avvio della scolarizzazione primaria ha incontrato delle difficoltà di automatizzazione delle abilità di lettura.
Nel corso degli studi, sono diventate evidenti anche delle difficoltà di comprensione e apprendimento dei contenuti letti e sono emerse delle criticità con le abilità di base legate all'area del calcolo, con impatto sullo studio e il rendimento in matematica e materie scientifiche.
Nello studio pomeridiano è stata sovente affiancata da familiari che spesso leggevano per agevolarle la comprensione dei testi.
Data tale situazione è stata sottoposta a una prima valutazione a circa 10 anni, con successivo breve percorso di potenziamento del metodo di studio.
Nella valutazione del 2010 si concludeva per disturbo specifico della lettura. Ha sempre studiato intensamente con risultati non commisurati all'impegno profuso.
Il percorso scolastico è stato sufficientemente regolare, non è mai stata bocciata, ma ha accumulato debiti formativi in scienze e matematica.
Dalla somministrazione delle prove classiche di lettura della DDE-2 si riscontra una leggera lentezza in fase di decodifica di Non-parole e alcune imperfezioni con la lettura di Parole (cfr. tab. 7-3), dati non sufficienti a porre una diagnosi di disturbo di lettura se si seguono le indicazioni della Consensus Conference sui DSA.
L’analisi del rapporto dei risultati ricavati dall’applicazione della BDA 16-30 (cfr. tab. 7-4) mette in evidenza una situazione analoga per la lettura di Non-parole riguardo al parametro rapidità, mentre risultano significative le difficoltà con la lettura di liste di Parole e di Dys-parole (e per queste ultime vi è anche un deficit di accuratezza).
Inoltre, il deficit di decodifica produce prestazioni deficitarie anche con lettura di brani nelle varie tipologie a voce alta e a mente.
Risulta anche scadente la comprensione del testo; infatti pur non commettendo errori riesce a identificare poche incongruenze: 4 risposte corrette su 10. Questo dato conferma quanto riferito in anamnesi.
Le prove di scrittura mettono in evidenza delle criticità nel livello di competenza ortografica in entrambe le prove e un controllo grafomotorio complessivamente adeguato, caratterizzato da buona velocità di scrittura con sufficiente fluidità del gesto in fase di composizione del tratto (cfr. fig. 7-3).
Bibliografia
Massimo Ciuffo, Damiano Angelini, Caterina Barletta Rodolfi, Antonella Gagliano, Enrico Ghidoni, Giacomo Stella, Manuale BDA 16-30 (Batteria Dislessia Adulti – Prove di Lettura, Scrittura e Comprensione), Giunti Psychometrics 2019