La psicologia delle organizzazioni perde uno dei suoi padri fondatori, un ricercatore che ha trasformato il settore a livello mondiale: il 5 gennaio 2022 è mancato Peter Saville, all’età di 75 anni.

La storia di Peter Saville innovatore e imprenditore ha curiosamente qualcosa a che vedere con quella di un altro genio che ha rivoluzionato un intero settore: Steve Jobs. Come lui, è stato estromesso dalla società che aveva fondato 25 anni prima ed è rinato dalle proprie ceneri fondando due nuove compagnie, di cui l’ultima nel 2016. Passione, talento, competenza e una buona dose di sana “follia” lo hanno accompagnato nel corso di tutta la sua carriera.

Peter Saville era un uomo innamorato della psicologia: di indole visionaria, ci ha però insegnato ad applicarla sul campo e a farla evolvere tangibilmente, con particolare riferimento alla misurazione della personalità nei contesti professionali. Aveva familiarità con tutti i suoi pari e da uomo di business non ha mai perso il contatto con la ricerca e la letteratura scientifica nel campo dell’assessment.

A 27 anni diventa Chief Psychologist della Divisione Test della NFER (National Foundation for Educational Research), assumendo la responsabilità di sviluppare e adattare un vasto portafoglio di strumenti utilizzabili in diversi ambiti: organizzativo, educativo e clinico. 

Nel corso del suo PhD, intraprende un’analisi fattoriale secondo il metodo Promax del Questionario di Cattell 16PF, lavorando su un campione di duemila adulti inglesi. Ne emerge un modello sui tratti di personalità a 5 variabili oggi universalmente conosciuto come la teoria dei Big Five della Personalità.

Coinvolto nell’acquisizione di test del National Institute of Industrial Psychology (NIIP), capisce il grande potenziale di mercato degli strumenti psicometrici dedicati alle risorse umane delle aziende: da questa intuizione, nasce la società di consulenza da lui fondata con Roger Holdsworth: la Saville and Holdsworth Limited (SHL).

Una grave malattia o forse contrasti interni -qui la storia incontra la leggenda- lo forzano a lasciare la società da lui stesso creata. Senza arrendersi, si occupa personalmente della sua salute fino a diagnosticarsi un tumore, da cui riesce a riprendersi con così tanta determinazione da riuscire a fondare altre due iniziative imprenditoriali negli anni a venire.

Nel 2012 diventa Membro Onorario della British Psychological Society, probabilmente il più alto riconoscimento tra i molti ricevuti. Ha insegnato Psicologia alla Queens University e alla Kingston University di Londra e Alex Forsyth lo ha incluso nel suo “Key Thinkers in Individual Differences. Ideas on Personality and Intelligence” (2019).

Autore di libri e articoli, il suo contributo scientifico e imprenditoriale è immenso. Gli psicologi del lavoro, gli editori di strumenti psicometrici, gli specialisti delle risorse umane e in generale il comparto della gestione del talento hanno verso di lui un grande debito di riconoscenza. A lungo resteranno con noi la sua eredità intellettuale, la sua mentalità innovativa e la capacità di interpretare le evoluzioni del settore.