Ci sono più cose in superficie di quanto non sembri Aaron T. Beck

Negli anni ’60 un giovane psichiatra dell’Università della Pennsylvania sviluppò una forma innovativa di psicoterapia, che invece di volgere lo sguardo al passato per dare significato al presente, si concentrava sui pensieri quotidiani del paziente, con l’obiettivo di comprendere quali meccanismi ne influenzavano ogni giorno i comportamenti.

Quel giovane psichiatra era Aaron T. Beck che, grazie ai suoi studi innovativi in psicoterapia, è passato alla storia come il padre della terapia cognitivo-comportamentale (Cognitive Behavior Therapy, CBT) e che ci ha lasciati all’età di cento anni.

Beck ha trasformato il campo della salute mentale e ribaltato la concezione stessa di psicoterapia. Per primo ha accompagnato i suoi pazienti alla scoperta di quelli che lui stesso definisce “pensieri automatici”: quelle convinzioni irrazionali, distorte e negative di sé, capaci di innescare tentativi quotidiani di auto-sabotaggio.

Beck scoprì presto che quando i pazienti iniziavano a rendersi consapevoli dei pensieri automatici disfunzionali e a capirne le convinzioni sottostanti, riuscivano anche a trasformare i propri comportamenti.

La terapia cognitiva ha così ribaltato la concezione freudiana della psicoanalisi, a partire dallo stesso setting della seduta di psicoterapia: Beck sostituisce l’iconico lettino di Freud, con una semplice sedia. In questo modo lo psicoterapeuta è posto di fronte al paziente in uno scambio dialogico.

È in questo contesto che diventano celebri le parole di Beck che, parafrasando una citazione di Freud, sostiene che "ci sono più cose in superficie di quanto non sembri”.

Nello studio pubblicato nel 1977, la terapia cognitivo comportamentale si dimostrò più efficace dei farmaci nel trattamento della depressione. Da quel momento in poi la CBT divenne celebre a livello internazionale e Beck iniziò ad applicarla ad altri disturbi: ansia, disturbi della personalità, uso di sostanze e istinti suicidari, sviluppando anche scale e strumenti di valutazione.

Gli studi di Beck sono stati applicati da molti altri studiosi a tantissimi campi della salute mentale: disturbi ossessivo-compulsivi, disordini alimentari, problemi di coppia, psicosi e la terapia cognitivo-comportamentale ha dato buoni risultati nel trattamento di persone di qualsiasi fascia di età.

Ancora oggi l'approccio di Beck è tra i più diffusi per il trattamento di molti tipi di disturbi psicologici e psichiatrici, al punto che la terapia cognitiva è diventata la psicoterapia più praticata e studiata al mondo.

Bibliografia:

Judith S. Beck, Sarah Fleming, A Brief History of Aaron T. Beck, MD, and Cognitive Behavior Therapy

Aaron T. Beck, A 60-Year Evolution of Cognitive Theory and Therapy